lunedì 27 luglio 2015

L'urbanistica, i rifiuti e le giacchette tirate...


Ventura "Rino" Monti, dirigente all'ambiente ed ex direttore generale e protagonista dell'urbanistica pontina

Giovanni Di Giorgi
Tra tutti gli esempi e le esagerazioni usate da Giovanni Di Giorgi il giorno delle sue prime, drammatiche ed irrevocabili dimissioni (revocate puntualmente solo 19 giorni dopo) alcune spiccano. Per esempio "lo faccio perché voglio potermi guardare allo specchio la mattina. Perché voglio poter guardare in faccia mia figlia". Oppure "la mancanza di una cornice di partito, ha spinto molti singoli a cercare i loro interessi particolari in maggioranza". Ma la frase che ha fatto più effetto, stranamente, è stata quella veramente più banale ma che in effetti evoca efficacemente un malcostume della politica: "non mi faccio più tirare per la giacchetta". Questo della giacchetta tirata è stato il leitmotiv intorno al quale ha girato tutto il ragionamento di Giovanni Di Giorgi nell'ultimo, travagliatissimo periodo del suo mandato. Dal canto suo, il Pd invitava alla chiarezza: "Il sindaco faccia nomi e cognomi di chi gli tira questa giacchetta di modo che la città sappia la verità”. Eppure, tra Fratelli e Forza Italia c'è stata convergenza e grande capacità di appianare le dispute in maniera silenziosa. Sembrano lontani i tempi nei quali Giovanni Di Giorgi firmava l'acquisto di una casa dal costruttore ed ex consigliere di Forza Italia Malvaso. La vicenda scoppiava proprio mentre a Latina impazzava la polemica della cosiddetta "Variante Malvaso" a Borgo Piave. 
Enzo Malvaso
Ma oltre l'intendersi sui gusti nel ramo immobiliare, tra Giovanni Di Giorgi e i più potenti tra gli azzurri della sua giunta,  sembrava esserci una grande capacità di appianare dispute anche molto importanti. Per esempio, quando Di Giorgi diventa sindaco, l'onnipresente architetto e dirigente del Comune Ventura "Rino" Monti viene spostato dai suoi molteplici compiti nel settore urbanistico ed edilizia pubblica e privata per essere sistemato in una più tranquilla mansione all'anagrafe. Forse un controsenso, visto che proprio lo stesso Monti è da tempo responsabile unico di diversi procedimenti edilizi e urbanistici di grandi proporzioni. Vedere il super dirigente dai mille e più incarichi di servizio confinato in una così arretrata trincea, lontano dall'azione a cui era abituato, però, deve essere dispiaciuto a qualcuno, perché poco tempo dopo, Monti torna in auge e diventa niente meno che direttore generale dell'ente. L'indirizzo politico per questo tira e molla di emozioni deve essere venuto in principio dal sindaco. Chi ha convinto il sindaco a riprendersi ed anzi, a potenziare Ventura Monti? Perché sarà pur vero che Monti è una grande risorsa e una memoria storica importante per la pubblica amministrazione, ma è anche vero che questa memoria non gli è servita per impedire l'imbarazzante scacco matto di via Quarto, per esempio. Chi ha "tirato la giacchetta" al sindaco per riprendersi Rino Monti che era stato allontanato dall'urbanistica?  Un altro caso? Nel febbraio di quest'anno, la Regione Lazio moltiplicava pani e pesci a favore della discarica di Borgo Montello. Per la precisione, si approvava l'autorizzazione integrata ambientale di Ecoambiente, che in pratica permetteva alla società di continuare ad operare. Inoltre, la Regione assegnava 25 mila tonnellate alla Indeco e altre 25 mila alla Ecoambiente. In quello stesso periodo, il nome di Michele Civita torna a fare capolino sempre più spesso tra i politici e sulla stampa. Di Giorgi lo vede spesso, e in una altalena di dichiarazioni un giorno si dice che sarà il Comune a risolvere la crisi urbanistica, un altro che sarà la Regione, che i piani vanno rivisti, sospesi per 45 giorni, cancellati e chi più ne ha più ne metta. In quello stesso periodo, secondo Malvaso, si sarebbe consumato lo "scambio" urbanistica e rifiuti. A conferma di ciò ci potrebbe essere una dichiarazione di Pansera, che in una intervista rivelava: "Ho incontrato l'assessore Michele Civita che si è raccomandato di affrettare l'approvazione definitiva della variante urbanistica della discarica per poter risolvere la questione". A Michele Civita non mancherebbero certo le deleghe per stringere un simile "patto" ma perché avrebbe dovuto farlo? Questo non lo spiega Malvaso e non lo spiega nemmeno Di Giorgi, che anzi, di fronte alla tanta carne al fuoco messa dal suo ex amico e costruttore di fiducia, oltre che co-indagato per la questione della variante, non ha ancora risposto. Ci sono solo due cose certe su queste presunte giacchette tirate. Queste sono alcune delle domande che i cittadini avranno modo di fare tra non molto tempo, quando le elezioni rientreranno nel vivo, perché se è vero che di giacche tirate si è molto parlato ma non si può dimostrare molto, è anche vero che le prossime giacche ad essere tirate, senza ombra di dubbio saranno ben altre: le vostre, quando torneranno a chiedere il vostro voto. Ps, a proposito di contatti tra urbanistica e rifiuti, indovinate chi è stato messo al settore ambiente in sostituzione della dirigente uscente De Simone? In molti lo sapranno già, è Ventura Monti. Quando si dice il caso.
Il sindaco con alcuni dei suoi assessori e i tecnici sul nuovo ponte del Pantanaccio

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