mercoledì 9 settembre 2015

Il candidato sindaco di Moscardelli è poco "Galante"

L'imprenditore Paolo Galante
Il “Foro Appio” Mansion Hotel è il fiore all'occhiello della carriera di imprenditore di Paolo Galante, il nome nuovo scelto dalla sponda moscardelliana del Pd, per la corsa a sindaco. Si tratta di una struttura ricettiva a quattro stelle stupenda, con tanto di piscina, jacuzzi in camera, ristorante di gran classe e perfino dotata di eliporto.  “La magia del luogo – si legge nel sito dell’albergo - è stata intuita dal Valadier, grande architetto di Papa Braschi (Pio VI), che ha ampliato l'originale complesso murario realizzando un maestoso fabbricato di tre piani con cornicioni e marcapiani di gran fattura”.
Il foro Appio Hotel
Si trattava, nel
1700, di una stazione di posta con possibilità di pernottamento posizionata in un luogo strategico per i viandanti dell’Appia. Per testare la qualità dell’albergo in questione basta andare sul famoso sito per viaggiatori “TripAdvisor”, dove gli ospiti dell’albergo possono lasciare un loro commento sulla qualità dei servizi, la cortesia del personale, pulizia, cibo e altro. Su 157 recensioni nel sito, 131 sono molto positive e catalogano l’albergo come un posto da sogno. Le altre 36, invece, sono critiche, a volte nemmeno con tutta la struttura, ma solo con alcuni particolari. Un trend molto più che positivo, si potrebbe pensare, che lascerebbe soddisfatto qualsiasi direttore/proprietario di un albergo. Ma non l’implacabile Paolo Galante, che ritroviamo dietro la tastiera, pronto a ribattere con piglio fantasioso un puntiglio micidiale, ogni critica dei 26 malcapitati recensori. Per esempio, un ex ospite del Foro Appio così commentava un suo soggiorno di due giorni:

“Ottimo servizio, camerieri gentili, ristorante carinissimo. La struttura è accogliente ma necessita di una certa manutenzione, una riverniciatina delle pareti a lato strada e la pulizia delle foglie. Centro Benessere da migliorare per essere un quattro stelle”.

Qualcuno che si firma come “il direttore” così risponde:
“Ci perdoni per qualche foglia nel viale. La prossima volta lei decida di venire nella nostra bellissima provincia Ci chiami, in qualche maniera Le risolviamo il problema magari nel periodo della sua permanenza Le lasciamo notte e giorno un giardiniere fisso davanti alla sua stanza. Non si allarmi, senza aggravio del prezzo. Firmato il Direttore”.

Non si muove foglia che Galante non voglia, insomma, e la critica anche sfumata dai complimenti, viene subito presa male dal direttore. 

Un altro cliente scontento si lamenta:
“Sebbene la struttura si proponga come un quattro stelle, l’ambiente è familiare e le stanze risultano un po’ anonime” 

 Galante è tranchant: 
“Circa il suo giudizio sulle quattro stelle sorvoliamo, dal livello della sua recensione si capisce che lei non sia addetta ai lavori”.

 E ancora un altro dice: 
“abbiamo avuto un inconveniente, visto che per un guasto è venuta a mancare l’acqua calda e la receptionist con noi è stata poco professionale nel rispondere a questa nostra perplessità”. 

Galante si butta a capofitto nella risposta difendendo a spada tratta la sua dipendente: 
“Non è stata poco educata esordisce Galante nella sua risposta. Seguiva alla lettera la nostra procedura aziendale che testé le riassumo: poche chiacchiere e rapida risoluzione del problema. Lei ha atteso 23 minuti che venissero eseguite le riparazioni. Se fosse successo a casa sua, a meno che non abbia parenti idraulici, avrebbe dovuto attendere giorni interi”. 

“la vasca della jacuzzi era bucata – accusa un altro cliente scontento – i miei soldi però non avevano buchi quando ho pagato”. 

Pronta la risposta del superdirettore Galante: 
“Capita di frequente che molte persone non abbiano mai usato una jacuzzi in vita loro e sbaglino a posizionare il bocchettone allagando le stanze (…) si fanno dei film per difetto di conoscenze, se ci avesse avvertito, le avremmo consigliato una suite meno complicata, magari con la doccia”. 

Anche il vulcanico direttore è preso di mira da qualche critica. 
“Struttura incantevole, peccato per l’arroganza del direttore nel rispondere ad un addebito di cinque euro sul conto (…) il cliente non andrebbe aggredito in quella maniera”. 

“Le critiche al direttore poco interessano – taglia corto in parte della sua risposta Galante – penso che la reprimenda del sottoscritto fosse più giusta che il suo poco elegante atteggiamento nel contestare cinque euro di addebito per mantenere le sue esigenze culinarie da orco delle fiabe”. Guai a criticare la struttura dal punto di vista estetico, viene subito rinfacciata la fattura settecentesca del Valadier. Mai criticare il cibo, arriva subito pronta la correzione: “come si fa a confondere uno strudel con una torta al cioccolato qualsiasi?”. Ma soprattutto, mai e poi mai criticare le dotazioni delle camere, su queste il direttore non transige. 

“Il personale in camera – si lamenta una signora – non è attento ai piccoli dettagli. Mancava per esempio la carta igienica”. 

Sgarro imperdonabile per il direttore Galante che supera se stesso: 
“Premesso che i nostri bagni dotati altresì di porta rotolo carta igienica e porta rotolo di scorta per un totale di due rotoli ogni bagno. Gentile Signora se ci avesse chiesto altri rotoli di carta igienica Le assicuro non avremmo avuto alcun problema avremmo potuto portargliene altri. Indicarle il deposito al piano talora non avesse voluto far sapere al personale del Suo uso esagerato”. 

Chissà che questo pignolissimo direttore d’albergo non sia proprio quello che ci vuole per dare una raddrizzata ai quadri dirigenti del Partito democratico. Forse è proprio per questo che Moscardelli e i suoi lo hanno scelto. In ogni caso, alla prima lamentela quelli del Pd sono avvisati. 
Con Paolo Galante non si scherza.  

Nessun commento:

Posta un commento