venerdì 4 settembre 2015

Migranti: miseria e ignobiltà (occidentali)



Secondo la stampa nazionale, questa sarebbe la città di Alyan

Non pubblico la foto del bimbo annegato. Pubblico quella che si dice sia la sua città (non ho modo di verificare se sia vero oppure no, ma di certo è realistico). Si dice "aiutiamoli a casa loro", ma non si dice come. E soprattutto, in quale casa? Se ne trovate una in piedi fatemelo sapere. La diversità è una cosa brutta, difficile da gestire, pericolosa. Ma è anche una grande opportunità. Spesso si fa l'esempio dell'Australia come modello da seguire anche per l'Italia. Certo, l'Australia è un tantinello diversa dal nostro paese, ma questo non conta per il Salvini di turno. Aiutarli a casa loro, si dice. Ma quando in casa tua c'è la guerra (e gli italiani, specialmente quelli che ancora difendono il diritto di fare il saluto fascista lo dovrebbero sapere bene) è un po' difficile restare a casa, specialmente se tende ad esplodere. E' un vero peccato che il nostro grado di inciviltà sia stato superato nell'est Europa, dove più di recente l'evento della guerra ha scosso i confini, ha fatto sentire il rombo delle bombe e ci ha riportato alla memoria le immagini di pezzi umani sparsi un una buca fumante che una volta era un mercato. Non so, non credo che esistano ricette magiche, facili o prive di difficoltà. So che ci sono spacciatori di idiozie che sono convinti che la storia sia come un cancello, che basta chiudere e siamo tranquilli. Che vorrebbero solo laureati, benestanti e già con il contratto di lavoro in tasca nel nostro paese. Ma quelli hanno già un nome, si chiamano "turisti" e pure con quelli - viste le pessime strutture ricettive, per esempio nella Capitale d'Italia Roma - non li trattiamo nemmeno tanto bene, e ci siamo fatti battere dalla prima Londra che passava. Esempi di idiozia al potere, nelle chiacchiere della politica. Sommersi dalle macerie di una città dal nome troppo difficile e lontano per essere ricordato. Adagiati in spiaggia, cullato dalle onde come quel povero bimbo di cui tutti parlano. Come la vergogna che si abbatte su chi proprio non vuole capire che la storia non può tornare indietro e che segue percorsi a volte funesti, che passano sul destino di tutti noi. Siamo noi quelli fortunati ma insistiamo a volerci mettere nei panni delle vittime. E' tutto molto triste.

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