sabato 1 agosto 2015

Piazza del Popolo, un deserto senza cattedrali. Come il simbolo di una città è stato abbandonato dalla politica




Piazza del Popolo pre-restauro e com'è oggi

Un deserto senza cattedrali, senza l’estro e la fantasia dei maestri festaioli della politica che lo hanno voluto e che lo volevano “riempire di vita” con feste, animazioni, personaggi dei cartoni animati, gonfiabile, ballerini, clown e majorette. Non più le sagre del cioccolato volute fortemente da Enrico Tiero a suon di finanziamenti pubblici, non più le feste del fitness, le sfilate delle auto d’epoca. Niente più musica. Del resto era poco probabile il perdurare di un simile e non sempre luccicante spettacolo di luci e colori. Oggi la Ztl è quello che tutti temevano che sarebbe diventata: un luogo deserto finché i negozi sono aperti e pieno di gente di passaggio la sera. Sotto i portici del Comune, solo i ragazzi che per generazioni, nella giovane città di Latina un tempo Littoria, occupano gli stessi portici che furono un giorno il terreno di caccia di nuovi amori e cuori infranti dei loro genitori. La sera, come era prevedibile, la zona pub è affollata di  giovani alla ricerca di svago sotto lo sguardo di rimprovero dei pochi anziani rimasti a popolare le case sovrastanti. Due mondi in rotta, del tutto inconciliabili che si scrutano separati da un piano di scale. Verso piazza della Libertà la gente passeggia con un gelato in mano, cammina verso i giardinetti alla ricerca di godersi il momento della gradevole serata estiva, mentre i cinema rimasti in centro (sempre meno) si affiancano alle altre attrazioni delle strade principali. Ma Piazza del Popolo invece, oggi ha il colore del deserto, di un giardino bruciato dal sole. E se prima c’era poco da stare allegri con le molte manifestazioni per “animare il centro”, alcune grossolane e pacchiane, oggi non resta che il campo di terra battuto dalla calura dal quale ciuffi di erbacce estive riescono a sopravvivere elevandosi alla ricerca dell’acqua vaporizzata della fontana. Uno scenario da film di Sergio Leone insomma. E dove sono finiti i solerti tifosi dello struscio perenne che si aggiravano con i telefonini in mano decantando il grande successo ottenuto dall'amministrazione Di Giorgi con la Ztl? Dove sono i tifosi della Ztl presentata come “Isola Pedonale”? Un'isola deserta e arida di vita e di movimento, circondata da una imbarazzante pista ciclabile che si aggira claudicante tra le vie del centro con drammatiche curve a gomito e spericolati cambi di marcia degni del tracciato di Assen sul quale Valentino Rossi ci darebbe molte soddisfazioni. Restano ancora siti di valore quasi archeologico, come le ormai inutili fermate dell’autobus che meriterebbero forse un posto d’onore a Piana delle Orme e il ricordo delle tante promesse lasciate cadere in un silenzio che è tanto simile a quello che oggi pervade la piazza quando il sole è alto. Si dirà che è normale e che d’estate non si esca molto. Almeno non a piedi, appunto.

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