martedì 25 agosto 2015

Stadio Francioni: Giovanni Di Giorgi da Supino ci spieghi




Da sinistra a destra, Giovanni Di Giorgi, Pasquale Maietta e Paola Cavicchi

E adesso la parola dovrebbe passare a Giovanni Di Giorgi,  l’ex sindaco di Latina  che dovrebbe proprio spiegare come mai - stando a quel che dicono gli uffici - la sua Giunta non ha mai rinnovato la vecchia convenzione in essere con la società Latina Calcio oppure perché non ne ha approvata e firmata un’altra . Perché il Comune, mentre melinava come una squadra che vuole andare nello spogliatoio senza toccare palla, non avrebbe mai preso la decisione di definire  con vincoli contrattuali la posizione con la società sportiva U.S. Latina Calcio. Se le cose fossero così, sarebbe un danno grave per tutti, squadra compresa, costretta a fare letteralmente i salti mortali ogni volta per iscriversi regolarmente ai campionati tra un’opera “straordinaria” e l’altra, finite puntualmente sotto la lente degli inquirenti. 
Tribune collaudate per modo di dire, pavimentazioni abusive, parametri urbanistici ballerini, il tutto per uno stadio che, da quel che si prevedeva, non avrebbe nemmeno più dovuto esserci, tanto che i piani figuravano il comodo adagiarsi di una palazzina da 9000 metri cubi in via Volturno come se niente fosse. Insomma, il Comune a Piazzale Prampolini pare che abbia fatto solo danni. Ma come si è arrivati a questa situazione? Lo dovrebbe dire Giovanni Di Giorgi. E’ proprio l’ex sindaco di Latina che dovrebbe parlare, quantomeno per chiarezza. Perché le fortuite coincidenze intorno a siffatta situazione esistono, inutile e dannoso sarebbe ignorarle. Basti pensare che nel partito “Fratelli d’Italia” militava e tutt’ora milita un “fratello” d’eccezione, ovvero Pasquale Maietta che quando era assessore al bilancio nella giunta Di Giorgi era anche un alto dirigente del Latina Calcio (vicepresidente per la precisione) di cui oggi è presidente. Questo dovrebbe bastare per imporre un chiarimento ed evitare che le “malelingue” ci ricamino sopra. Ma perché lasciare nel dubbio e nell’incertezza? Se non ci fosse il mancato adeguamento della convenzione tra Latina Calcio e il Comune, gli strampalati guai urbanistici e le inchieste sul Comune, allora nessun rilievo sarebbe necessario o possibile. Ma il Comune non ha agito in termini di chiarezza, e le regole si dovevano far rispettare da Piazza del Popolo, non da Piazzale Prampolini. Cosa è accaduto dunque? 
  • Perché gli uffici comunali, solo nel 2015 muovono il pesante sospetto che il Latina Calcio non abbia pagato nemmeno quei 50 mila euro l’anno che erano dovuti? 

  • Perché solo ora gli uffici sventolano i mancati introiti pubblicitari e addirittura richiedono copia dei bilanci alla società affinché “si possano desumere e quantificare le spettanze del Comune” che ammontavano al 5% sui cartelloni esposti allo stadio Francioni? 

  • E perché solo nel 2015 viene contestato il mancato accertamento in entrata di pagamenti per servizi essenziali come il pagamento di decine di migliaia di euro ad Acqualatina, le bollette della luce o le tasse sui rifiuti? 

  • Perché solo ora che alla guida del Comune c’è Barbato vengono mosse queste contestazioni? E perché, solo ora, gli uffici auspicano (e il Latina Calcio accetta senza contestare) un adeguamento della tariffa in virtù dei molti interventi straordinari per adeguare il Francioni alle norme della serie B (dal 2009 al 2014 si sono spesi 1,6 milioni di euro di interventi straordinari sullo stadio, con soldi del Comune, che sicuramente hanno aumentato il valore dell’immobile)? 
Ma in realtà, a queste domande c’è una comoda e pratica risposta, che purtroppo non è affatto consolante. Ovvero che la giunta Di Giorgi ha lasciato disastri in qualsiasi cosa toccasse. Sia sul piano urbanistico, che nel verde pubblico, nella cura delle strade, delle piazze o nell’amministrazione. Il Plus al Lido è già una grave incertezza, non si sono risolti i problemi di mobilità, di edilizia né di amministrazione. Perfino sulla convenzione per la cura dei lampioni Latina è riuscita a spendere molto di più di quello che doveva. E allora, visto che le cose stanno così, non resta che augurare un in bocca al lupo ai 4.868 abitanti del Comune ciociaro di Supino, che come assessore all'impiantistica sportiva, rapporti con le istituzioni regionali, nazionali, europee, affari legali si è ritrovato Giovanni Di Giorgi, l’ex sindaco di Latina.

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